FONDAZIONE AIOM: “NEL 2025 UNA NOSTRA DELEGAZIONE ANDRÀ IN TANZANIA”
L’annuncio è arrivato ieri durante un convegno dedicato alla cooperazione internazionale degli oncologi italiani
“Nel 2025, una delegazione di Fondazione AIOM andrà in Tanzania, all’Ospedale Bugando Medical Center di Mwanza. L’Oncologia medica in questa città è operativa dal 1999, grazie a un’iniziativa del Prof. Dino Amadori, Past President AIOM”. E’ quanto ha annunciato Saverio Cinieri (Presidente Fondazione AIOM) durante il convegno ‘AIOM Incontra L'Africa’, che si è svolto ieri a Roma a Palazzo Baldassini. Nell’ambito dell’evento si è tenuta anche la Tavola Rotonda “Impegno di AIOM e degli oncologi italiani per la cooperazione internazionale contro il cancro”. Vi hanno partecipato Nicola Normanno (IRST di Meldola), Gabriella Pravettoni (Università degli Studi di Milano), Davide Petruzzelli (Vicepresidente Fondazione AIOM), Patrizia Serra (IRST di Meldola) e Lucio Crinò (IRST di Meldola). E’ stata l’occasione per ricordare le diverse iniziative che l’AIOM da anni promuove in diversi Paesi extra-europei.
“Nel 2023 la nostra Società Scientifica ha costruito un ponte della ricerca con il Perù e il Sud America - ha sottolineato Cinieri -. Abbiamo condiviso le nostre linee guida, sui principali big killer, che sono state tradotte in spagnolo proprio per essere adottate dai clinici locali. L’obiettivo è stato promuovere anche in questo continente la ormai imprescindibile oncologia di precisione. Siamo assolutamente convinti che la scienza non debba avere confini. Il cancro va sconfitto anche incrementando la costante collaborazione tra gli specialisti di tutto il mondo. Per quanto riguarda l’Africa invece in questi anni l’AIOM ha svolto un ruolo importante nella crescita culturale dei professionisti in Tanzania. Lo abbiamo fatto attraverso il contatto diretto con oncologi italiani al Bugando Medical Center e grazie alla loro frequenza periodica in centri del nostro Paese. Una collaborazione che ha portato, nel 2022, all’inaugurazione del Mwanza Cancer Center. Vogliamo continuare a sostenere l’attività clinica e promuovere la ricerca scientifica, intensificando i rapporti con i professionisti tanzaniani”.