LA CAMPAGNA #IONONSONOILMIOTUMORE HA SUPERATO LE 100MILA FIRME
La campagna Diritto all’oblio oncologico proprio nella notte tra giovedì 30 e venerdì 1 (esattamente alle 3.52), ha superato le 100mila firme e proprio a questa iniziativa è stata dedicata la giornata precongressuale dal titolo “L’Oncologia e i Diritti da Difendere”. La petizione sarà ora consegnata al Presidente del Consiglio e al Presidente della Repubblica per richiedere una legge in grado di tutelare gli ex pazienti oncologici. “E’ un risultato straordinario - ha affermato Giordano Beretta, presidente di Fondazione AIOM -. Oggi, infatti, sono oltre un milione le persone guarite da un tumore in Italia: per molti di loro, però, la guarigione figura solo in cartella clinica, mentre a livello burocratico continuano a venire considerati malati, con discriminazioni nell’accesso a servizi come la stipula di assicurazioni e di mutui, difficoltà nei processi di adozione e di assunzione sul lavoro. La norma permetterebbe all’Italia di seguire l’esempio virtuoso di Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda e Portogallo, che già tutelano i propri cittadini con una legge dedicata. Eravamo consapevoli di poter portare a termine questa campagna, ma mai ci saremmo aspettati un sostegno simile. Chiediamo ora al nuovo Parlamento una legge etica e di civiltà”.
Il convegno si è aperto con la testimonianza di Laura Marziali, ex paziente oncologica. “Per me il cancro è stato il mio anno zero anche perché ero giovane quando mi ammalai - ha affermato -. Ora spesso mi domando quale è stato il prezzo della mia sopravvivenza? Troppo spesso mi sono sentita dire tre parole semplici: tu non puoi! Me lo hanno detto in banca o al concessionario quando volevo comprare un'automobile. In Italia non c’è ancora una legge che tutela chi come me da oltre dieci anni ha terminato le cure. È qualcosa che viola apertamente l’articolo tre della nostra Costituzione ed è compito delle istituzioni rimuovere queste barriere”. Poi è intervenuta la dottoressa Antonella Campana Vicepresidente di Fondazione AIOM che ha svolto una relazione sui costi eccessivi delle assicurazioni sulla vita. Attualmente in Italia a quanti pazienti viene negato il Diritto all’Oblio? A questa domanda ha risposto Nicla La Verde (Consigliere di Fondazione AIOM). “Secondo gli ultimi dati in Italia la sopravvivenza a cinque anni per tutte le forme di cancro è del 59% per gli uomini e del 65% per le donne - ha ricordato La Verde -. La frazione di guarigione da tumore invece si attesta rispettivamente al 39% e al 52%. Nel nostro Paese ben il 6% dell’intera popolazione residente vive con una neoplasia. I pazienti che hanno diritto all’oblio sono coloro che hanno superato la malattia e hanno raggiunto la stessa speranza di vita delle persone che non hanno avuto patologie oncologiche”. Infine, l’intervento di Grazia Scocca, sui diritti dei pazienti oncologici guariti, dove ha spiegato le differenze legislative tra l’Italia e le leggi presenti in alcune nazioni europee che potrebbero essere prese ad esempio.
La campagna di comunicazione, che ha visto la nascita del portale dirittoall'obliotumori.org per la raccolta firme, intense attività social con il lancio dell’hashtag #iononsonoilmiotumore e la diffusione di opuscoli, si è arricchita di un grande evento a Pescara, la prima camminata non competitiva per il Diritto all’Oblio oncologico e domenica 23 ottobre l’iniziativa si è ripetuta a Modena e ha visto la partecipazione di più di 600 persone.